1. Breve presentazione
Sono la dottoressa Rocco Mariolina e sono un medico; mi sono laureata dieci anni fa in medicina e chirurgia presso la seconda università degli studi di Napoli.
Prima della mia laurea in medicina ho conseguito anche una laurea specialistica in biologia con indirizzo sanitario che mi ha dato competenze e conoscenze nutrizionali; ho frequentato per anni il reparto di gastroenterologia dell’ospedale civile di Caserta; in seguito alla mia tesi di laurea in gastroenterologia, come argomento malattie infiammatorie croniche intestinali, ho seguito presso diverse università italiane di medicina corsi di perfezionamento in nutrizione in condizioni patologiche, nonché continui aggiornamenti professionali in ambito gastroenterologico.
Gestisco da dieci anni uno studio medico privato come medico esperto di malattie del fegato e dell’apparato digerente oltre che di dietetica e nutrizione clinica, insieme a mio padre gastroenterologo ed epatologo; inoltre, nella mia formazione come medico, ho avuto esperienza anche come medico di medicina generale, nonché insegnante di medicina agli operatori socio sanitari.
2. Parliamo della Sindrome del Colon Irritabile. Riscontra pazienti con questa sindrome?
Essendo medico e gestendo uno studio privato di gastroenterologia clinica, epatologia, dietetica e nutrizione, sono io a diagnosticare la sindrome del colon irritabile; in questi dieci anni di attività come medico moltissimi pazienti che vengono in studio sono affetti proprio da sindrome del colon irritabile, è un riscontro frequentissimo; su dieci pazienti 6 sono affetti da colon irritabile; la pandemia, che ha giocato un ruolo sulla componente mentale, ha aumentato i casi di colon irritabile, secondo le mie visite in studio.
3. Quali sono le problematiche che maggiormente le riportano pazienti che soffrono di colon irritabile?
Vengono in studio per dolore addominale associato ad alvo alterno cioè diarrea piuttosto che stipsi e sensazione di gonfiore addominale, alcuni invece non hanno una variante mista ma alvo stiptico o diarroico.
4. Per quel che concerne il microbiota e i probiotici, cosa ne pensa?
Sono fondamentali e rientrano spesso nelle mie prescrizioni terapeutiche associati ovviamente ad una terapia di regolarizzazione intestinale che valuto in base al caso clinico ovviamente, ci sono molti studi clinici in atto riguardanti l’importanza del microbiota intestinale.
5. Secondo lei una dieta bilanciata e studiata appositamente per coloro che soffrono di IBS, come potrebbe essere quella low fodmap, potrebbe aiutare?
Diversi studi clinici ne dimostrano l efficacia ma essendo una dieta che esclude diverse categorie di alimenti, personalmente insieme alla terapia medica cerco di dare consigli generali al paziente di quelli che potrebbe essere i cibi statisticamente più coinvolti nel meteorismo, ma mi concentro soprattutto sulla personalizzazione dei consigli nutrizionali, perché a parità di diagnosi di colon irritabile il fastidio arrecato da alcuni alimenti è assolutamente soggettivo e diverso da paziente a paziente.
6. L’attività fisica quanto è importante per coloro che soffrono di colon irritabile?
A mio giudizio, in base alla mia esperienza occupandomi appunto di gastroenterologia clinica la consiglio soprattutto in chi ha una forte componente psicosomatica associata appunto al colon irritabile, camminare a piedi scarica la tensione ed anche il colon, il nostro secondo cervello, ne giova; per chi soffre di stipsi può essere importante.
7. Che consigli si sente di dare alle persone che soffrono di colon irritabile?
Di rivolgersi innanzitutto ad un medico esperto in gastroenterologia clinica, per avere diagnosi e terapia, perché la sindrome del colon irritabile necessita assolutamente di terapia medica specifica ovviamente adattata al singolo caso clinico, abbinata a consigli nutrizionali, che vanno assolutamente personalizzati;
La sindrome del colon irritabile richiede anche cambiamenti nello stile di vita, per la forte componente emotiva associata e consiglio di non scoraggiarsi poiché ad esempio in periodi di forte stress o cambiamenti di stagione può ripresentarsi e soprattutto di non ascoltare chi sminuisce la sintomatologia.
ACINI ringrazia la dott.ssa per la preziosa collaborazione e disponibilità.